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Una food forest a Cinisello Balsamo come percorso culturale

Aggiornamento: 36 minuti fa

Nell’ambito dei lavori 2024-2025 di Associazione LeGhirlande, a gennaio 2025 partono i lavori per la realizzazione di un nuovo giardino, o meglio una food forest, nelle aree pubbliche di Cinisello Balsamo: il Giardino delle Parole.


Il Giardino delle Parole, il nuovo progetto di Associazione LeGhirlande

Secondo l’attuale Consiglio Direttivo dell'associazione, promuovere l’educazione alla sostenibilità e al rispetto dell’ambiente, anche quello cittadino, vuol dire creare un percorso culturale di crescita dell’individuo basato principalmente sull’acquisizione di consapevolezze e competenze dirette; per questo si è scelto di agire attraverso un coinvolgimento attivo di tutti i cittadini finalizzato a formare una comunità consapevole! All'interno dei lavori del progetto Arbor, si è quindi deciso di inserire la realizzazione di una food forest a Cinisello Balsamo.


«In questi anni abbiamo osservato, con un pizzico di malinconia» spiega Manuela Barbara Lattuada, Vicepresidente, «l’abbattimento sistematico di alberi nella nostra città. Il nostro progetto è quello realizzare un'oasi verde che sarà non solo un luogo d'incontro, ma anche un vero e proprio eco-laboratorio arboreo realizzato con la supervisione di esperti che aiuti tutti a comprendere, con lezioni sul posto, il difficile rapporto uomo-natura».


Cos'è una food forest a Cinisello Balsamo


«Il frutteto boschivo o food forest» continua Stefania Gaia Paltrinieri, Presidente, «è una tecnica che imita un bosco naturale: per definizione è quindi una coltivazione che stimola la biodiversità, grazie alla varietà di elementi di cui è composta in contrapposizione con le monocolture, e i benefici per l’ambiente sono considerevoli. Leggevo che in questi sistemi naturali, le radici degli alberi contribuiscono a immagazzinare il carbonio nel suolo e a migliorare la circolazione dei nutrienti; il suolo si auto-concima grazie alle foglie e ai frutti caduti; grazie all’ombra delle chiome e alla presenza di particolari piante, il suolo rimane coperto, il che impedisce la perdita di acquacontrasta l’erosione. Con un suolo sano come base, le foreste alimentari richiedono una minore o addirittura nessuna fertilizzazione artificiale e contribuiscono a diminuire le emissioni di CO2. E non dimentichiamoci che anche degli insetti impollinatori, come api, bombi, vespe, farfalle, mosche e coleotteri, che riusciranno a nutrirsi e a incrementare la biodiversità.»


Accanto agli aspetti più pratici, l’associazione LeGhirlande non dimentica la sua "anima culturale" e a questo progetto unisce anche un’utilità simbolica: «non solo piantare nuovi alberi da frutta a disposizione di tutti» spiega Fabiola Marzo «ma anche intitolare questi alberi a istituzioni o persone (con targhe che riportino nomi e frasi dedicate) per ricordare il passato e rappresentare il futuro della nostra città: proprio da questo deriva il nome "Il Giardino delle Parole". Un'ultima considerazione è quella che il giardino sarà curato e studiato per rappresentare una svolta nel rapporto complesso tra le persone e le aree verdi cittadini, luoghi spesso subiti e mai progettati dal basso».


L'area messa a disposizione dal Comune di Cinisello Balsamo è il giardino pubblico di via Leon Battista Alberti, all'altezza del civico 8, quartiere Bellaria.

Nella visione di Associazione LeGhirlande c'è la speranza che con il tempo possa divenire un centro culturale e aggregativo all’aperto, dove si cercherà di realizzare iniziative ben distinte, ma collegate tra loro dal filo logico dell'immersione totale nell'ambiente naturale. Le attività previste, nei periodi primaverili, estivi e autunnali sono: laboratori di lettura e scrittura creativa all’aperto, la creazione di un Bosco alimentare e la creazione di un terreno pratico (laboratori all’aperto) per l’acquisizione di conoscenze per la cura del verde.


L'area oggetto dei lavori, il giardino comunale di Via Alberti.

«Una delle cose che mi hanno colpito di più nella ricerca svolta per affrontare questo progetto» conclude Stefania «è che ormai ci sono parecchi studi che dichiarano quanto la presenza delle piante può avere effetti positivi sulle performance lavorative, in particolare sulla creatività. Immaginate quanto questo effetto possa amplificarsi se siamo letteralmente calati in un ambiente naturale come una foresta. Tra l'altro, alcune stime attestano addirittura che la concentrazione e la memoria si svilupperebbero anche più del 20 per cento! Un traguardo davvero auspicabile in un momento in cui le performance intellettive stanno subendo contraccolpi devastanti grazie all'uso smodato dei social...»

 

Se si vuole contribuire alla nascita e alla crescita di questo progetto, il Giardino delle Parole, è possibile aiutare l’associazione attraverso la raccolta fondi avviata sul portale Produzioni dal Basso o diventare volontari inviando la propria candidatura con Nome e Cognome, indirizzo mail e recapito telefonico a associazioneleghirlande@gmail.com.

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